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Kirghizistan, storia di un’adozione spezzata – monologo teatrale
Ci sono storie che non si vorrebbero ascoltare e che allo stesso tempo è necessario conoscere, che è importante impedire che vengano dimenticate.
La storia di Vova e della sua famiglia Adottiva è una di queste.
Una vicenda che nasce come una favola e diviene una drammatica follia.
Una famiglia che si incontra, si accoglie, si riconosce, si ama e poi vede svanire tutto.
Un bambino che vive a migliaia di chilometri dall’Italia e attende che gli venga riconosciuto il suo diritto sacrosanto ad avere una famiglia.
E quella famiglia arriva. Sembra l’inizio della più classica storia di Adozione, di quelle che spesso si raccontano tra amici o famigliari, di quelle che fanno bene al cuore.
E invece accade qualcosa di tremendo, di assurdo, di ingiusto.
Tutto crolla e diviene pura follia, pura ingiustizia, pura disumanità.
Una famiglia che non diventerà mai tale e un bambino che non diverrà figlio.
La storia delle Adozioni in Kirghizistan.
Il peggior scandalo delle Adozioni Internazionali degli ultimi vent’anni si abbatte sui più deboli e fragili, famiglie e bambini.
Una vicenda che colpisce negli affetti più profondi e vitali e che non può lasciare indifferenti.
Fabio Selini, protagonista in prima persona di questa tremenda storia, porta in scena un Monologo nel quale racconta gli episodi, le emozioni, le fatiche e le sofferenze della sua famiglia.
Un racconto accorato che tocca nel profondo le coscienze, che ricorda ciò che è accaduto ad una semplice famiglia italiana e a un bambino indifeso.
Un viaggio nella memoria che inesorabilmente diviene cronata dell’attuale.
Un accorato tentativo di ricordare a tutti che come affermava Tucidide di Atene “Il male non è soltanto di chi lo fa,: è anche di chi, potendo impedire che lo si faccia, non lo impedisce.


Autore ed interprete:
Fabio Selini
Musiche:
Laura Bressi e Stefano Anni

Data

26 Gen 2019
Expired!

Ora

15:30 - 17:30

Luogo

Ospitaletto (BS)
Ospitaletto (BS)
via Martiri della Libertà 40 A, Sala Polifunzionale (sopra il bar, stabile del centro anziani)
Categoria